venerdì 4 ottobre 2013

LAB PICKS - CONSIGLI PER GLI ASCOLTI

Ecco due articoli da inserire nel vostro carrellino per questa settimana: un vecchio e un nuovo, come ormai da tradizione. 



BAKRADZE - The Room / We Will Always Work It Out Somehow (2013, 2nd Drop)






Stasera vi presento un artista georgiano (!!!) che promette davvero bene: Bakradze 
Se il nome non vi dice nulla, può essere abbiate già sentito in giro le sue produzioni col moniker Gacha; nel 2012 infatti, è uscito un suo lavoro molto curato e raffinato su Apollo Records,
"Remember


Sotto l'alias Bakradze invece, il ragazzo spinge roba decisamente più club-oriented. 
L'ultima uscita su Teal Records infatti, già preannunciava un'immersione totale nella techno sperimentale.


Stavolta tocca all'etichetta 2nd Drop stampare questo 12" contenente 2 tracks: in entrambe, la sezione ritmica mette in risalto tutte le qualità di un ottimo beatmaker. A colpire però, è l'atmosfera formata dal tappeto di tastiere in sottofondo; è lì che Bakradze che fa davvero la differenza.

Il georgiano riesce a imprimere il suo stampo particolare in ogni pezzo, ed è molto probabile che ne sentiremo parlare di più in futuro.
Date un'occhiata all'interno del suo Soundcloud per averne la conferma.


L'EP invece lo trovate qui 





SOLA ROSA - Haunted Out-takes (2003, Festival Mushroom Records)









Si vola ad Auckland, Nuova Zelanda. Un solo stato, un solo gruppo ma decine di generi e sottogeneri. Sì, perchè il progetto Sola Rosa, fatto partire da Andrew Spraggon più di un decennio fa, racchiude nelle sue produzioni il meglio della world music: 6 album a spasso tra hip-hop, jazz, nu-soul, funk e dub sormontati da splendidi featuring, il più delle volte di stampo femminile. 



"Haunted Out-takes", seconda prova del collettivo dopo l'esordio del 2001 "Solarized" si muove sinuosamente in territori downtempo. Parte con uno smeraldo chiamato "Awish", e già ti spara in faccia un phon di grooves, quasi a mettere le cose in chiaro. 

Rispetto agli altri album della band, questo è povero di featuring ma suona talmente perfetto a livello di sezioni ritmiche, scratches e samples che la mancanza di voci passa in secondo piano. 




Ve lo consiglio fortemente perchè uno di quegli album che farebbero felici chiunque; conosco metallari incalliti usciti completamente di testa per lo stile neozelandese in generale ed ovviamente per i Sola Rosa, questo per dimostrarvi quanto il calderone di influenze proposto dal gruppo sia gradevole. 


Spogliatevi con calma, siamo di fronte ad un idromassaggio di bassi che non scappa e non vede l'ora di abbracciarvi. 







Questi erano i musiconsigli di questa settimana.

Vi aspetto per la prossima, D'ACCORDO ? 




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