Tante,
troppe volte mi sono messo davanti ad un foglio bianco con l'intento
di buttar giù una specie di “manuale dell'ascolto moderno”.
Fallendo miseramente.
Oggi
scrivo per un motivo (per me) ben più speciale: una piccola
community underground che ho messo su assieme al mio migliore amico un paio d'estati fa, compie gli anni.
Due candeline appunto. Dico piccola
perchè i membri sono, ad oggi, 2276 e, trattandosi di una pagina sul social che ha cambiato le nostre vite, sembrano noccioline; poi però ripenso ai contenuti, alla provenienza dei likes e a quel "Don't drink from the mainstream" divenuto ormai nostro marchio di fabbica e..beh, di colpo mi sembra un gran bel numero. Tanti auguri a Step Lab, dunque!
Ricordo
nitidamente la serata in cui decidemmo di partire: una birretta e una scalinata. Zero pretese,
vista la nutrita presenza di webzines e blog di settore, di cui molti
assolutamente competenti. Diffondere buona musica nel modo giusto
cercando di abbattere la famigerata barriera 'staff ↔
lettore/ascoltatore': questo ci interessava. Dare un'identità precisa
a ciò che sarebbe poi diventato il Lab_.
La maggior parte delle pagine/blog posta a ruota senza creare interazione. Vedi pages con 20,30,100 mila likes e zero partecipazione, un clima distaccato della serie: "ok, figo questo pezzo, ora scarico l'album o il pezzo e li metto sulla mia bacheca senza dare minimo credito alla fonte". Al massimo un thumb up, un "top", un "pezzone" o un "super". A me invece premeva dare vita ad un filo diretto, creando un clima accogliente.
Se guardo indietro, mi rendo conto di aver
costruito qualcosa di utile per amici e persone che vivono la musica
nel mio stesso modo. Sembra poco, ma non lo è affatto.
Quello
che ho sempre adorato è parlare di musica con gente che la
respira, condividere le mie idee e sapere che anche gli altri provano
la stessa sensazione quando ascoltano qualcosa che gli fa saltare il
culo: che sia il nuovo di Flying Lotus, un bootleg dei Clash o un
datato vinile della Motown.
Marvin Gaye - "I Heard It Through The Grapevine", 1968 |
La
mia vita, dal momento stesso in cui ho acceso il primo walkman, si è
evoluta di pari passo alla musica transitata nelle mie orecchie. Poi
alcuni stadi comuni: le prime jam coi baffetti adolescenziali che
sembravano disegnati, i concerti furtivi dove neanche sapevi se ti
avrebbero fatto entrare, il punkrock che ti abbraccia stretto assieme
al primo scooter e le prime forme di petting con l'elettronica.
Quella vera.
Giorni
fa, all'interno di un'intervista ai Daft Punk ho letto una frase dove
uno dei due 'caschi' paragonava l'elettronica moderna ad un energy
drink:
“Aggressiva, iperstimolante. Ma alla fine smuove poco o
niente a livello emotivo. Cerca in ogni modo di farti sentire vivo ma
non è profonda. C'è la stessa differenza che corre tra erotismo e
pornografia.”
Questo più o meno il concetto. Nulla di errato, no?
Lasciate perdere per un attimo il loro ultimo album e il (a tratti
misero) tentativo di esprimere lo stesso pensiero su disco. Quella
frase dice il vero, e vista la condizione della musica attuale, mi ci interessava creare un qualcosa che trasmettesse roba che fa pensare,
riflettere, che emoziona e che spinge al confronto.
L'anno
scorso, di questi tempi, al nostro primo showcase, un vero e proprio esperimento, presenziarono più
di 350 persone da diverse regioni: lì mi accorsi che la nostra
creazione funzionava, che stavamo lavorando bene. Tutto ciò ci ha dato la
spinta per continuare a costruire la community, un mattoncino alla volta.
Non
so esattamente cosa cazzo sto scrivendo, sono solo estremamente felice che Step Lab_ sia diventato un qualcosa di concreto,
questo è quanto!
Due
anni è esattamente l'arco di tempo che io e il mio socio ci
prefiggemmo quella sera, Ora abbiamo
un seguito, gente che si interessa a quello che spingiamo.
I
numeri non mi interessano, la passione va decisamente oltre!
Abbiamo in mente parecchie cose che spero il tempo e il lavoro ci
permettano di realizzare. Non vi anticipo troppo perchè so che le
sorprese vi gasano.
GRAZIE ai miei collaboratori, a chi c'è da quel 26 Luglio 2011 e anche a chi sul
vagone Lab_ c'è saltato quando era già in corsa.
VIBES
ARE MEDICINES, sempre.
Stivv
Grande Stivv! La musica buona, quella vera ormai si sta estinguendo ed grazie a voi, al vostro lavoro, al lab che ognuno di noi può esprimersi a prescindere perché alla fine quello che conta é emozionarsi.
RispondiEliminaGrazie ancora e Continuate così!
Alessio
Grazie come sempre per le belle parole e la continua stima Alessio :)
EliminaFossero tutti e 2276 come te saremmo sull'olimpo ora!
Un abbraccio :D